Contrariamente a quanto si crede e a quanto si diffonde online, la clorochina non è la soluzione al Covid-19. Sì, è quanto ha concluso un gruppo di studiosi dopo l'annuncio che questa avrebbe posto fine definitiva alla pandemia.
In Brasile, 11 persone sono morte dopo aver utilizzato la clorochina come potenziale soluzione. Dopo questo tragico evento, le autorità sanitarie hanno immediatamente interrotto l'uso o la raccomandazione del farmaco. Ma cosa hanno scoperto? È stato scoperto che una dose elevata del farmaco nei pazienti può causare gravi aritmie, ovvero battiti cardiaci irregolari.
La ricerca sull'uso della clorochina non è stata esaminata da membri dell'accademia scientifica né pubblicata su riviste di settore; è stata pubblicata solo su un server virtuale di informazioni sanitarie chiamato medRxiv.
Cosa dice la ricerca? Cita 81 pazienti ricoverati in ospedale con sintomi da coronavirus nello stato di Manaus. Ma questo è accaduto prima che ricevessero la conferma di laboratorio della malattia e che i pazienti venissero inclusi nello studio.

I ricercatori dimostrano che la clorochina non è una cura
La direttrice scientifica e tecnologica della Società brasiliana di cardiologia e professoressa presso l'InCor, Ludhmila Abrahão Hajja, ha lanciato un importante avvertimento sull'uso del farmaco, in un'intervista alla stampa brasiliana:
“La clorochina non è un vaccino. Viene vista come una salvezza, ma non lo è. Ma se lo dici, stai già iniziando a essere colpito, perché è diventata un punto di pressione nazionale. Ma la realtà scientifica è questa: non c'è alcuna prova della sua efficacia..
La direttrice, che faceva parte della commissione di esperti che due settimane fa ha incontrato l'attuale presidente del Brasile, Bolsonaro, per discutere dell'uso della clorochina, ha affermato di aver messo in guardia il presidente sulla mancanza di prove sull'uso del farmaco.
Tuttavia, coloro che promuovono la terapia farmacologica continuano a diffondere menzogne, ma dobbiamo fornire informazioni più concrete, perché ci troviamo in una situazione grave.
Ludhmila ha anche affermato che "gli effetti avversi non dovrebbero essere trascurabili". Ha spiegato che è più improbabile che si verifichino aritmie quando il cuore di una persona è sano, ma che dobbiamo ricordare che "fino al 401% dei pazienti infetti da Covid-19 subisce qualche tipo di danno al sistema cardiovascolare".
Infine, i medici coinvolti nella ricerca hanno affermato che i dati raccolti da questo studio chiuso hanno fornito la prova che la clorochina e l'idrossiclorochina, entrambe utilizzate per curare la malaria, possono causare danni significativi in alcuni pazienti, in particolare nei casi in cui vi sia un problema cardiaco. Pertanto, cari lettori, attenetevi alle informazioni ufficiali e alle raccomandazioni degli esperti.
Fonte: Stato della Salute
