Per scoprire i nuovi modelli alimentari della popolazione brasiliana, i ricercatori dell'Università di San Paolo (USP) condurranno il più grande studio mai condotto sulle abitudini alimentari quotidiane delle persone.
Coordinato dal Centro per la ricerca epidemiologica in nutrizione e salute (Nupens) presso la Facoltà di sanità pubblica (FSP) dell'USP, sarà il primo sondaggio accademico condotto in Brasile utilizzando solo un telefono cellulare.
Il centro si propone di condurre uno studio ambizioso su 200.000 persone provenienti da tutte le regioni del Paese, per identificare quali caratteristiche aumentano o diminuiscono il rischio di malattie comuni come diabete, obesità, ipertensione, malattie cardiache e cancro.

Gli studi sui modelli alimentari sono sempre più comuni per identificare la relazione con il rischio di sviluppare malattie croniche. Scoprire i profili alimentari ci permette di riconoscere l'importanza di determinati modelli e di proteggere le popolazioni dalle malattie, promuovendo la salute.
"La dieta è determinata dalla cultura, dalla storia e dalle abitudini di una persona, e non è necessariamente possibile applicare i risultati di un altro Paese al proprio. Pertanto, è molto importante studiare le abitudini alimentari brasiliane. È anche importante scoprire le caratteristiche di questo modello, che varia a seconda della regione e proteggerà la salute dei brasiliani stessi", ha spiegato Maria Laura Louzada, professoressa presso il Dipartimento di Nutrizione della FSP-USP e ricercatrice presso il Nupens, in un'intervista a Giornale USP in onda.
modello alimentare brasiliano
Secondo Maria Laura, l'obiettivo dello studio è osservare e comprendere come i cambiamenti nella dieta brasiliana, che include sempre più alimenti trasformati, influenzeranno la salute delle persone nel corso degli anni. "Sappiamo che questo modello sta cambiando e ci stiamo avvicinando sempre di più a quello dei paesi nordici", afferma la professoressa. Lo studio di Nupens mira a comprendere in che modo la scelta di cambiare o meno le abitudini alimentari sarà correlata alla salute o alla malattia della popolazione.
"In futuro, combineremo i dati dei partecipanti con altri dati, come i ricoveri ospedalieri, le cartelle cliniche dei tumori e persino i dati sulla mortalità. Questo ci aiuterà a determinare il rischio di sviluppare queste malattie o addirittura di morire a causa di una di queste malattie in base alle loro abitudini alimentari", afferma Carlos Augusto Monteiro, professore presso la Facoltà di Salute Pubblica dell'Università di San Paolo.
I ricercatori hanno evidenziato che il Brasile presenta diverse culture alimentari distinte. Nella regione sud-orientale, ad esempio, si registra un maggiore consumo di riso, fagioli, pane e alimenti trasformati come bibite analcoliche, biscotti e snack. Si registra anche un minore consumo di verdure.
"Queste informazioni aiuteranno sicuramente il nostro Paese e la nostra società ad attuare politiche pubbliche basate sulla scienza. Le politiche pubbliche devono essere basate sull'evidenza scientifica, e questo è il principale contributo dello studio Nutrinet Brasil", conclude Monteiro.
Per partecipare, i volontari devono registrarsi sul sito web Studio Nutrinet Brasile.
