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L'OCSE riduce le proiezioni economiche globali per il 2020

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Le previsioni di crescita del PIL globale per quest'anno scendono da 2,9 a 2,4% a causa del coronavirus.

L'impatto globale del coronavirus e il calo della produzione cinese hanno influenzato la riduzione delle previsioni di crescita economica formulate dall'OCSE (Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico) per il 2020. La nuova previsione di espansione di 2,4% è la più bassa dal 2009.
"Le prospettive economiche globali rimangono deboli e altamente incerte a causa dell'epidemia di coronavirus", ha sottolineato l'OCSE nel suo rapporto, citando anche il rischio di un rallentamento dell'economia globale nel primo trimestre.
"Il messaggio principale che emerge da questo scenario di recessione è che spingerà molti paesi in recessione, motivo per cui chiediamo che vengano adottate misure urgenti nelle aree colpite il prima possibile", ha detto a Reuters Laurence Boone, economista capo dell'OCSE.

Nuove proiezioni

Le nuove proiezioni elaborate dall'OCSE per la Cina indicano un tasso di crescita pari a 4,9%, con una riduzione di 0,8 punti percentuali rispetto alla stima precedente di 5,7%.
L'organizzazione stima che l'economia cinese si riprenderà nel 2021 dagli effetti del coronavirus, con una stima di 6,4%.
Per gli Stati Uniti, la previsione di crescita per il 2020 è stata ridotta da 21 TP3T a 1,91 TP3T, raggiungendo 2,11 TP3T nel 2021. Nei paesi dell'eurozona, la stima di espansione è scesa a 0,81 TP3T da 1,11 TP3T precedente. Per il 2021, si prevede un aumento della crescita a 2,11 TP3T.
Per il Brasile, la proiezione di crescita dell'OCSE è stata mantenuta a 1,7% nel 2020 e a 1,8% nel 2021.

La crescita potrebbe rallentare

Secondo l'OCSE, la stima di una riduzione dello 0,5% della crescita globale considera uno scenario in cui il picco più alto di casi di epidemia di coronavirus si verifica in Cina e non è così elevato in altri Paesi.
Altrimenti, con focolai epidemici più lunghi e intensi in altri continenti, il tasso di crescita globale potrebbe raggiungere un livello di appena 1,5% nel 2020.
D'altro canto, l'istituzione prevede che l'economia globale potrebbe riprendersi, con una possibile crescita del 3,3% nel 2021, se l'epidemia dovesse rimanere più intensa in questo primo trimestre in Cina e venisse contenuta negli altri Paesi.