La pandemia provoca più di 18mila morti nel mondo
A tre mesi dall'inizio dell'epidemia di COVID-19 e coronavirus in Cina, nel dicembre 2019, sono già stati registrati oltre 400.000 casi e 18.000 decessi in tutto il mondo. Gli esperti concordano sul fatto che questo numero aumenterà considerevolmente nei prossimi mesi.
In Brasile sono stati confermati oltre 2.200 casi e 47 decessi per COVID-19. È importante sottolineare un dettaglio: questi dati si riferiscono a uno scenario che si è sviluppato nell'arco di circa due settimane, a partire dalla conferma della trasmissione comunitaria dell'infezione nelle città di San Paolo e Rio de Janeiro.
È solo la punta dell'iceberg.
Ricerca della London School of Hygiene and Tropical Medicine, Inghilterra, stima che i casi segnalati in Brasile rappresentino solo circa 11% del numero reale.
I ricercatori sottolineano che Brasilia, nonostante abbia registrato finora un numero di casi inferiore rispetto a San Paolo, presenta un rischio di contagio più elevato se si considera la dimensione della popolazione che può contrarre l'infezione, e non solo il numero di casi.
COVID-19 e Coronavirus
"Stiamo vivendo una crisi sanitaria globale senza precedenti. Le misure restrittive adottate in diversi Paesi, basate su studi scientifici, hanno prodotto risultati concreti. Credete nella scienza! Può aiutarci a ridurre la sofferenza e salvare vite umane. Restate a casa", si legge nell'articolo scritto da alcuni degli esperti sanitari più stimati ed esperti del Paese.
L'articolo citato è stato pubblicato mercoledì ed è firmato da Afrânio Kritski (UFRJ), Domingos Alves (USP), Guilherme Werneck (UFRJ), Mauro Sanchez (UnB), Rafael Galilez (UFRJ), Roberto Medronho (UFRJ) e Ivan Zimmermann (UnB).
Sottolineano inoltre che "qualsiasi ritardo nell'attuazione di queste misure potrebbe avere ripercussioni molto gravi, con un numero crescente di decessi e un aumento sostanziale della difficoltà di controllo della trasmissione nel medio e lungo termine. Pertanto, è essenziale che tutti rimangano a casa. Ribadiamo l'importanza della scienza nel preservare la vita umana".
E hanno spiegato che la decisione del governo federale Di non registrare più i casi sospetti dopo che la trasmissione comunitaria è stata dichiarata a livello nazionale. Il motivo è semplice. Senza casi sospetti, è molto più difficile valutare l'andamento dell'epidemia e gli effetti delle azioni di controllo messe in atto.La popolazione non avrà modo di sapere cosa sta realmente accadendo nel Paese, spiegano i ricercatori.
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