La pandemia del nuovo Coronavirus ha portato con sé grandi cambiamenti nel panorama politico mondiale e coloro che speravano nella fine della quarantena a San Paolo nei prossimi giorni dovranno attendere ancora un periodo di tempo indefinito.
Ciò che il mondo sta vivendo è letteralmente una crisi di incertezza, poiché non esiste ancora una cura efficace per combattere completamente il nuovo coronavirus. Esistono test e modelli, ma nulla è certo.
Tutto ciò che si dice in Brasile riguardo a una cura per il coronavirus è solo speculazione, ipotesi e tentativi di spegnere l'incendio. Ecco perché la stragrande maggioranza dei paesi sviluppati non ha allentato completamente le misure di quarantena. E in Brasile, non potrebbe essere diverso, nonostante la retorica del presidente a favore della riapertura delle attività commerciali.

Per contenere il coronavirus, SP rimarrà in quarantena
Doria ha promesso questa settimana che annuncerà un'estensione della quarantena a San Paolo per ridurre ulteriormente la trasmissione del coronavirus. Si tratta della seconda estensione della quarantena, iniziata il 24 marzo in tutti i 645 comuni dello stato.
La situazione è preoccupante: si contano 853 decessi causati dal Covid-19 e 11.568 casi confermati di infezione. Gli esperti prevedono numeri ancora più allarmanti.
La fine era prevista per il 22 aprile. Con l'estensione, i dettagli della durata del periodo dovrebbero essere resi noti nel primo pomeriggio di venerdì (17) durante una conferenza stampa al Palácio dos Bandeirantes, nella Zona Sud di San Paolo.
Cosa è aperto durante la quarantena?
- Ospedali, cliniche, farmacie e studi dentistici;
- Trasporti pubblici, taxi e app per il trasporto con conducente;
- Corrieri e magazzini;
- Società di telemarketing;
- Negozi di animali;
- Consegne;
- Supermercati, mercati, macellerie e panetterie*
- Pulizia pubblica;
- Edicola (pronto?)
- Banche, ricevitorie e corrispondenti bancari (dovrebbero essere chiusi)
- Stazioni di servizio;
- fabbriche
Porte completamente chiuse durante la quarantena:
Attività commerciale;
Barre;
Ristoranti;
Caffè;
Locali notturni;
Centri commerciali e gallerie;
Palestre e centri fitness;
Spazi per feste, matrimoni, spettacoli ed eventi;
Scuole pubbliche o private.
Dovrebbe includere anche le Chiese, ma sappiamo che questo è un vero problema nel Paese!
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Fonte: Portale G1 di San Paolo
