È già stato dimostrato che gli impatti delle conseguenze dell'epidemia causata dal coronavirus sulle economie di tutto il pianeta non sono solo speculativi.
Come divulgato da Rivista VEJAProprio lunedì scorso, 16, la Cina ha annunciato che la produzione industriale del Paese è crollata al ritmo più rapido degli ultimi trent'anni nei primi due mesi dell'anno. Quel periodo ha rappresentato il picco dell'epidemia di Covid-19 nel Paese.
Il Paese ha adottato misure estremamente restrittive sulla circolazione delle persone nel tentativo di contenere il virus; molte industrie hanno interrotto la produzione nella seconda economia più grande del mondo.

Cosa dicono i dati sul Coronavirus?
Secondo il comunicato ufficiale, l'industria cinese è crollata di 13,51 tonnellate di petrolio e gas a gennaio e febbraio rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso. Si tratta del risultato peggiore da gennaio 1990. Un calo significativo della produzione industriale cinese ha conseguenze per il mondo intero, poiché il Paese fornisce input a tutto il mondo.
Il rapporto Veja mostra che anche gli investimenti urbani e le vendite al dettaglio sono diminuiti drasticamente per la prima volta, alimentando l'opinione che l'economia cinese abbia probabilmente stagnato o addirittura subito una contrazione nel primo trimestre e che le autorità dovranno fare di più per rilanciare l'attività.
La crisi economica della Cina dovuta al Coronavirus.
Gli investimenti delle imprese sono diminuiti di 24,51 TP3T tra gennaio e febbraio rispetto all'anno precedente, mentre gli investimenti privati sono crollati di 26,41 TP3T. Altri dati allarmanti riguardano le vendite al dettaglio, che a loro volta si sono ridotte di 20,5 TP3T a causa della tendenza dei consumatori a evitare i luoghi affollati.
Il tasso di disoccupazione?
Ha subito anche un duro colpo: i dati ufficiali hanno mostrato che è salito a 6,3% a febbraio da 5,2% a dicembre, raggiungendo il livello più alto da quando sono iniziate a essere pubblicate le registrazioni ufficiali.
Ma dopotutto, cosa dice l'Organizzazione Mondiale della Sanità sul coronavirus?
Le notizie non sono affatto incoraggianti. Secondo i dati ufficiali dell'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), il numero totale di casi nella sola Cina è di 81.048, il Paese con il maggior numero di contagiati al mondo.
Il numero dei decessi causati dalla malattia ha raggiunto quota 3.208, il che desta forti preoccupazioni riguardo al virus.
Secondo il governo cinese, il picco dell'epidemia è già stato superato. Il tasso di casi di infezione è inferiore e la trasmissione locale è inferiore a quella registrata tra le persone che entrano nel Paese da altre parti.
