Di certo non si possono ignorare i tragici cambiamenti che il coronavirus ha causato in tutto il pianeta, ma perché così tante persone non credono ancora ai suoi terribili effetti?
Se cercate su Google le parole più cercate, ovvero l'argomento all'ordine del giorno degli ultimi quattro mesi, noterete che al primo posto c'è senza dubbio la malattia "coronavirus".
Tuttavia, molte persone, governi, leader religiosi, autorità pubbliche di tutto il pianeta, continuano ad avere un minimizzare il discorso della malattia, considerando l'isteria.

Coronavirus e il passaporto immunitario
Acclamati da turisti e viaggiatori, i “passaporti di immunità” non dovrebbero mai essere utilizzati come strategia per allentare le quarantene contro il coronavirus, ha affermato l’OMS in un nuovo rapporto tecnico, pubblicato venerdì sera (24).
Il documento, che esamina 20 studi scientifici, afferma che “non ci sono prove conclusive” che le persone guarite dal Covid-19 e che hanno gli anticorpi sono protette da una seconda infezione."
Pertanto, l'OMS ha avvertito che il rischio è che le persone risultate positive inizino a ignorare i consigli della sanità pubblica, poiché si considerano immuni a una seconda infezione, e presto daranno inizio a nuovi assembramenti incontrollabili.
“L’uso di tali certificati potrebbe quindi aumentare i rischi di massa di una trasmissione continua”, conclude la raccomandazione tecnica del più grande organismo sanitario del mondo.
Considerazioni finali sul passaporto di immunità
Secondo un editoriale di Folha, l'OMS ha sottolineato che l'immunità a un agente patogeno è un processo che comporta diverse reazioni dell'organismo, generalmente nell'arco di una o due settimane.
Ma cosa significa questo?
Basta guardare: quando si viene infettati da un virus, il corpo reagisce immediatamente con cellule chiamate macrofagi, neutrofili e cellule dendritiche che rallentano la progressione del virus e possono certamente anche impedirgli di causare sintomi futuri.
Il rapporto dell'OMS ha evidenziato che questa risposta è quindi aspecifica, ovvero è una reazione a qualsiasi virus invasore. In questo modo, l'organismo produce proteine chiamate immunoglobuline, anticorpi, che si legano specificamente al virus.
Allora, cosa ne pensi? Un passaporto di immunità risolverebbe la situazione?
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Fonte: Giornale di San Paolo.
