Questo venerdì (10), Google ha pubblicato un rapporto aggiornato sugli spostamenti delle persone in Brasile durante questo periodo di pandemia di coronavirus.
La ricerca mostra come il Covid-19 stia influenzando gli spostamenti in oltre 130 paesi. Lo studio segnala un aumento dei servizi di lavoro locali, delle visite a parchi, stazioni della metropolitana e autobus.

Dati di ricerca
Nell'ultima rilevazione, effettuata il 29 marzo, si è registrata una crescita degli spostamenti nelle cinque categorie della ricerca.
I numeri sottostanti mostrano la percentuale di riduzione del movimento:
- “ricreazione” (caffè, ristoranti e musei, ad esempio) è passata da 71% a 67%;
- “parchi”, (oltre alle spiagge) sono passati da 70% a 66%;
- “negozi di alimentari e farmacie”, aumentato da 35% a 24%;
- “stazioni di trasporto pubblico”, aumentate da 62% a 57%;
- “luoghi di lavoro”, modificato da 34% a 30%
L'isolamento è caduto
Anche Foco, un'azienda tecnologica che raccoglie dati dalle applicazioni, ha condotto un'indagine che indica una riduzione dell'isolamento sociale in Brasile.
I dati raccolti nei report provengono da telefoni Android con la funzione "Cronologia delle posizioni" abilitata. L'azienda ha dichiarato di aver adottato misure di sicurezza per garantire che nessun individuo possa essere identificato attraverso i sondaggi.
Questo aumento delle attività di strada si verifica in un momento in cui il Brasile continua a registrare un aumento significativo del numero di casi del nuovo coronavirus. Attualmente si contano oltre mille decessi confermati.
Il governo
Il governo sta già valutando la possibilità di utilizzare i dati degli operatori di telefonia mobile per monitorare gli spostamenti delle persone. Per ora, i sindaci stanno estendendo i periodi di quarantena.
A San Paolo, ad esempio, il governatore João Doria ha promesso misure più severe se il tasso di isolamento non raggiungerà 60% nei prossimi giorni.
Accesso per tutti
Le informazioni provenienti dai diversi Paesi analizzati sono accessibili al pubblico.
Google ha affermato di aver pubblicato tutti i report per evitare qualsiasi confusione sui dati forniti alle autorità. La dichiarazione è arrivata nel bel mezzo di un dibattito globale sull'equilibrio tra la tutela della privacy e la prevenzione della diffusione del virus.
"Questi report sono stati concepiti per aiutarci a rispettare le nostre rigide norme e protocolli sulla privacy", hanno affermato Karen DeSalvo, vicepresidente del settore sanitario di Google Health, e Jen Fitzpatrick, vicepresidente senior di Google Geo.
