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I laboratori sono autorizzati a effettuare test per il coronavirus 03-04-2020

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A Viçosa e Rio Paranaíba, il Funed (Centro Nazionale di Istruzione e Formazione) ha autorizzato i laboratori a condurre test per il coronavirus. Queste strutture sono in attesa dei materiali per iniziare i test.

Secondo le informazioni diffuse giovedì scorso (2), dal Dipartimento della Salute dello Stato di Minas Gerais (SES-MG), la Fondazione Ezequiel Dias (Funed) ha autorizzato l'Università Federale di Viçosa (UFV) a iniziare a effettuare test per rilevare il nuovo coronavirus.

Tra i 19 laboratori accreditati dallo Stato, ce ne sono sei, cinque nel campus di Viçosa, nella Zona da Mata, e un altro a Rio Paranaíba, nell'Alto Paranaíba. Le strutture sono in attesa dell'arrivo dei materiali per iniziare i test.

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Laboratórios são habilitados para fazer testes de coronavírus 03-04-2020

L'Università Federale di Vitoria (UFV) ha dichiarato che prevede di effettuare circa 200 test al giorno, con risultati disponibili entro 48 ore. Il test autorizzato è la RT-PCR in tempo reale, che raccoglie un campione di secrezioni nasali e faringee.

Squadra

L'Università eseguirà analisi di campioni su pazienti sospettati di aver contratto il coronavirus presso le seguenti sedi: il Laboratorio di ecologia ed evoluzione dei virus, coordinato dal professor Francisco Murilo Zerbini (DFP); il Laboratorio di genetica ecologica ed evolutiva, nel campus di Rio Paranaíba, coordinato dai professori Rubens Pasa, Karine Kavalco e Pedro Ivo Good God; e il Laboratorio di immunobiologia e virologia animale, coordinato dal professor Abelardo Silva Júnior (DVT); e il Laboratorio dei virus, coordinato dalla professoressa Poliane Alfenas Zerbini (DMB).

Secondo i ricercatori, l'esecuzione dei test non mette a rischio l'UFV, poiché la raccolta dei materiali per gli esami viene effettuata dai medici e da altri operatori sanitari presso le unità di cura.

«Dopo il prelievo, prima di essere trasportato in laboratorio, il campione da analizzare riceve una soluzione che distrugge l'involucro lipidico, inattivando il virus», ha spiegato il professor Murilo Zerbini.

Oltre ai test per rilevare l'infezione da COVID-19 nei pazienti, i laboratori dispongono anche dell'infrastruttura per sequenziare il genoma del coronavirus. "Questo lavoro contribuisce a chiarire questioni relative alla diffusione e all'evoluzione di questo virus, che possono orientare le decisioni sulle misure di contenimento dell'epidemia", ha affermato la professoressa Poliane Zerbini.

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