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Ministero dell'Economia: previsioni di crescita del PIL ridotte a 2,1%

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La SPE (Segreteria di Politica Economica) del Ministero dell'Economia ha rivalutato le aspettative di crescita dell'economia brasiliana nel 2020. La proiezione aggiornata prevede una crescita del Prodotto Interno Lordo (PIL) di 2,11 TP3T, mentre la precedente stima era di 2,41 TP3T.

Waldery Rodrigues, segretario speciale delle Finanze presso il Ministero dell'Economia, ha affermato che le previsioni per il Prodotto Interno Lordo rimarranno superiori a 2%.

Ha anche affermato che altri due fattori sarebbero entrati in gioco in questa equazione: la revisione al ribasso delle proiezioni di crescita economica e il calo dei prezzi internazionali del petrolio. E che ciò avrebbe portato il governo ad adottare misure di emergenza (leggi: bloccare) parte del bilancio.

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Ministério da Economia: previsão de crescimento do PIB reduz para 2,1%

Con l'economia ancora in crescita, ma al di sotto delle aspettative, il governo sta raccogliendo meno fondi. Ciò implica la necessità di limitare la spesa discrezionale (ovvero non obbligatoria) per raggiungere l'obiettivo fiscale di un disavanzo primario di 124,1 miliardi di R$ nel 2020.

Olio

"Esistono incertezze circa l'impatto che il calo dei prezzi del petrolio e il rallentamento della crescita globale potrebbero avere sull'economia brasiliana. È importante sottolineare che lo scenario di crescita per quest'anno è diventato più impegnativo. Stiamo monitorando attentamente gli sviluppi del Covid-19 e il recente calo dei prezzi del petrolio. E ribadiamo che la risposta migliore al nuovo scenario è proseguire con le riforme fiscali e strutturali", si legge nel bollettino.

Un altro aspetto che dovrebbe influenzare il calo dei ricavi è lo shock dei prezzi del petrolio sul mercato internazionale. La legge di bilancio è stata formulata sulla base di un prezzo medio atteso di 1 TP4T 58,96 dollari al barile del petrolio Brent, ma la commodity ha chiuso la seduta di ieri a 1 TP4T 37,22 dollari.

Vale la pena ricordare che il governo deve ritirare dal conto anche i 16,2 miliardi di R$ previsti dalla privatizzazione di Eletrobras, il cui progetto non è andato avanti al Congresso.

Ha inoltre rivisto la sua proiezione per l'Indice Nazionale dei Prezzi al Consumo (INPC) nel 2020, da 3,73% a 3,28%. L'indicatore funge da riferimento per l'adeguamento del salario minimo. Questo a sua volta influenza il valore di due terzi delle prestazioni erogate dall'INSS, oltre alle spese per bonus salariali e assistenza sociale.

Le proiezioni SPE indicano anche un aumento di 3,12% nell'indice nazionale dei prezzi al consumo (IPCA), che è l'indicatore ufficiale dell'inflazione, rispetto a un aumento previsto di 3,62%.

Vedi altro sull'impatto della situazione attuale sull'economia locale.