I mercati finanziari hanno avuto un'altra giornata di ripresa. Il mercato azionario è salito per la terza sessione consecutiva. E il dollaro ha chiuso sotto R$ 5.
In un contesto di sollievo sui mercati globali, il dollaro commerciale ha chiuso in ribasso di 0,75%, a R$ 4,996 sul lato vendite. Si è trattato del terzo calo consecutivo, il primo da dicembre 2019. È stata anche la prima volta che ha chiuso sotto R$ 5 nelle ultime due settimane.
Il principale indice azionario brasiliano, l'Ibovespa, è salito di 3,671 TP3T a 77.709,66 punti, segnando il suo terzo giorno di guadagni. Questa settimana, il guadagno ha raggiunto quota 15,861 TP3T.

Le previsioni del PIL sono azzerate
Le proiezioni economiche pubblicate oggi dalla Banca Centrale del Brasile hanno riscosso un grande successo tra gli investitori. Nel suo Rapporto Trimestrale sull'Inflazione, la Banca Centrale ha fissato a zero la sua proiezione del Prodotto Interno Lordo (PIL) per il 2020. A dicembre, la previsione era di 2,21 TP3T di crescita. Questa variazione è legata al forte impatto economico derivante dalla pandemia di coronavirus.
L'Indice di Attività Economica della Banca Centrale (IBC-Br), considerato un'anteprima informale del PIL, è aumentato di 0,241 TP3T a gennaio rispetto a dicembre. Rispetto a gennaio 2019, l'indicatore è aumentato di 0,691 TP3T.
Disoccupazione e misure economiche nel mondo
Anche le notizie dagli Stati Uniti sono state un tema caldo per il dollaro e i mercati azionari di tutto il mondo. Il Senato degli Stati Uniti ha approvato un disegno di legge di aiuti da 1,4 trilioni di dollari per aiutare i lavoratori disoccupati e le industrie colpite dalla pandemia di coronavirus. Sono state inoltre stanziate fatture per l'acquisto di attrezzature ospedaliere necessarie.
Negli Stati Uniti, si è registrato anche un aumento del numero di richieste iniziali di sussidio di disoccupazione. La scorsa settimana sono salite al record di 3,28 milioni, rispetto alle 282.000 unità riviste della settimana precedente. Il massimo precedente era stato di 695.000 nel 1982.
Il gruppo che riunisce i leader delle maggiori economie del mondo, il G20, ha annunciato un investimento di 1,5 trilioni di dollari nell'economia.
